Cos'è l'Aikido
A prima vista l'Aikido si presenta come un elegante metodo
di autodifesa personale finalizzato alla neutralizzazione, mediante bloccaggi,
leve articolari e proiezioni, di uno o più aggressori disarmati o armati.
Sintesi ed evoluzione di antiche tecniche mutate dal jujitsu
classico e dal kenjutsu (la pratica della spada), l'Aikido trova la propria
originalità ed efficacia in una serie di movimenti basati sul principio della
rotazione sferica.
Contrariamente ad altre arti marziali incentrate sui
movimenti lineari (avanti, indietro, in diagonale), le tecniche dell'Aikido si
fondano e si sviluppano su un movimenti circolare il cui perno è colui che si
difende.
In tal modo egli stabilizza il proprio baricentro, disturba
quello dell'avversario attirandolo nella propria orbita, e può sfruttare a
proprio vantaggio l'energia prodotta dall'azione aggressiva fino a
neutralizzarla.
La perfezione assoluta dell'esecuzione è direttamente
proporzionale alla realizzazione del più totale coordinamento che comanda
l'azione e il corpo che la esegue senza la minima interposizione del pensiero
cosciente.
Mente e corpo, ai livelli più alti della pratica, vengono
integrati dall'azione del ki, l'energia cosmica che, nelle filosofie
tradizionali orientali permea l'universo e ogni essere vivente, e che può
essere attivata mediante appropriati esercizi di respirazione addominale
eseguiti con grande costanza.
L'Aikido travalica quindi i limiti della semplice padronanza
di tecniche autodifensive e si caratterizza da un lato come metodo superiore di
integrazione e di coordinamento tra la mente e il corpo, dall'altro come
meditazione in movimento e come via di autocoscienza profonda da perseguirsi
attraverso il superamento del pensiero cosciente e con la ricerca di un agire
che scaturisca dall'immediatezza intuitiva.